Penso che questo testo possa essere utile agli studenti di Medicina perché prendano consapevolezza della inevitabilità della logica sfocata del pensiero clinico. Ai giovani medici che hanno iniziato la loro vita professionale e che imparano presto a convivere con il dubbio che paradossalmente non permette di essere incerti, ma spinge ad essere umili. Ai medici ospedalieri che lavorano in realtà di periferia in cui si viene chiamati ad affrontare problemi complessi non sempre perfettamente definibili, ma in cui il successo è un corretto orientamento diagnostico.
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