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Origini e fortune di una famiglia siciliana
Un lavoro accurato e documentato in cui si stagliano figure importanti, che hanno contribuito a scrivere la storia della città di Enna, come quella di Francesco Paolo Neglia, compositore e musicista vissuto a tra la seconda metà dell’800 e il 900. Quella dei Neglia, è una storia di vocazioni plurime: dal notaio all’aromatario, dal medico al violinista, dalla bambina prodigio all’Inquisitore: una galleria di personaggi memorabili, autorevoli e ben inseriti nel tessuto urbano.
La narrazione della vita e delle esperienze professionali del Maestro Assennato, vuole “ricordare” e far “conoscere” un musicista e compositore ennese che si colloca tra gli eccellenti artisti dei quali la nostra città è stata foriera, ma anche preservare la storia locale e custodire la memoria storica.
La vita di Girolamo Giuseppe Assennato si collega e si intreccia con la storia, sebbene travagliata, della Banda musicale cittadina che il Maestro ha diretto per circa trent’anni. Quella Banda che, ancora oggi, rappresenta il fulcro, il cuore musicale della città in tutte le sue manifestazioni più importanti civili e religiose
La pubblicazione è dedicata all’antica famiglia ennese conosciuta, fino al secolo scorso, con il doppio cognome Grimaldi Aronica. Gli attuali rappresentanti, in linea maschile, sono i discendenti del prof. Giuseppe Grimaldi e dell’avv. Bruno, e l’on. Ugo Maria.
Lo studio è stato stimolato dalla curiosità di indagare su chi fosse stata Elena Grimaldi, antica proprietaria della casa in cui attualmente vive l’autore.
La ricostruzione della trama del tessuto genealogico di Elena Grimaldi, vissuta nel XIX secolo, ha condotto alla famiglia del prof. Pino Grimaldi, di cui Elena è la bisnonna. Da lì la ricostruzione dell’albero genealogico della famiglia fino al XVI secolo.
“Fa l’arti ca sai, ca, si un ci arricchisci, ci camperai”
Il racconto degli antichi Mestieri e delle attività artigianali e commerciali nell’immediato dopo guerra, fa rivivere, attraverso una narrazione vivace e puntuale dell’autrice, comportamenti, stili di vita e abitudini sociali di un Enna ormai scomparsa e irrimediabilmente votata all’oblio. L’opera rappresenta un tentativo di arrestare, o almeno contrastare, il processo di dimenticanza che accompagna il trascorrere del tempo.
Folle tentativo di rimettere a posto i negozi là dove erano negli anni ‘40. Ricordi carichi di memoria e nostalgia di gioventù dedicati ad Umberto Domina
Nino Gagliano è nato e cresciuto a Enna che ama profondamente. Realizza una idea di Umberto Domina, volendone onorare la memoria, parlando di una «magia di quell’Enna che era allora, con d’estate all’imbrunire le rondini bassissime sul Duomo o il Belvedere e il cielo azzurro chiaro».
“L’autore di questo piacevolissimo scritto su un tratto della via Roma in Enna, Sicilia, nella down town del borgo antico (Castrogiovanni) che si inerpica tra piazza della Case grandi (ora Umberto I) e piazza San Benedetto (ora Coppola), offre al lettore di conoscere fatti, accadimenti e gente che hanno fatto la storia dell’eremo arroccato a 1000 metri -detto inespugnabile, ma di fatto sette volte reso non tale per tradimento-. E lo fa con una puntigliosità storica che ad essa cede il tono solo quando l’ammanta di un senso dell’humor difficile da trovare in chi rinvanga tempi, archi e persone del passato. Nino Gagliano lo racconta con grazia, intelligenza, gioia di tramandare accadimenti e genti perché la memoria non vada perduta: encomiabile. Ma, soprattutto, con grande amore per il suo Borgo”. (Pino Grimaldi)