Nel 1932, Burril B. Crohn, un medico americano, diede il suo nome alla malattia descrivendo 14 casi della malattia localizzata nella metà terminale dell’intestino tenue (ileo). Sembra importante sottolineare, nell’eziopatogenesi del morbo di Crohn, gli aspetti di multifattorialità; inoltre, rispetto al rapporto mente-corpo, emerge un quadro di influenza bidirezionale o reciproca.