Cosa abbiamo perduto con il passaggio da Servizio a Sistema Sanitario Nazionale e cos’è possibile fare per correggere gli errori commessi
Il Servizio Sanitario pubblico in Italia è frammentato in almeno venti realtà profondamente diverse l’una dall’altra e pertanto, non esistendo direttive ministeriali in grado di uniformare la tutela della salute da Nord a Sud della penisola, non è garantito a tutti lo stesso livello e la stessa qualità nell’assistenza sanitaria. A questo si aggiungono la deregolamentazione di ampi settori della sanità del territorio, con il risultato di avere, quasi sempre, i Pronto Soccorso traboccanti di pazienti in attesa e gli ambulatori vuoti, e l’aggressività della Sanità privata che cerca di imporsi sul Servizio pubblico.
L’analisi della contrattualistica relativa alle forniture nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale ha da tempo carpito l’interesse di autorevole dottrina giuridica ed economica. Questo lavoro ha lo scopo di sintetizzare i concetti fondamentali alla base dell’operato degli “addetti ai lavori”, non dimenticando di evidenziare i cardini etici, di efficienza ed efficacia dai quali non si può prescindere nella conduzione e gestione della “cosa pubblica”.
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