Con i sei racconti di “Cose che capitano” il lettore si imbatte in una sorta di prontuario di filosofia del quotidiano, le cui tematiche nascono dalle eterne domande dell’uomo, fino al radicarsi di quei valori che hanno costituito un comune sentire sociale che, nel bene e nel male, è diventato mentalità, modo di essere, modo di vivere. Il razzismo è un tarlo che abbiamo tutti dentro?
La storia a volte diventa vissuto e lo stesso, che ne fa parte, appare come una rappresentazione teatrale su un ideale palcoscenico che si dilegua nella nebbia, lentamente ma fatalmente condannata a scomparire. Ma la mente la rievoca, non la risuscita perché non può, ma, non potendo dimenticare, ne mostra come reale il contenuto, il valore, ciò che di giorno in giorno farà crescere l’assenza dell’uomo: la coscienza, la forza, il coraggio, la sua umanità.
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