Description
Questa volta, il gruppo si è riunito ai piedi del Gran Paradiso; dopo la grigliata di rito, grazie all’idea di uno dei suoi membri, la rimpatriata va al di là della dimensione nostalgica e la rievocazione si trasforma in una sorta di seduta antropologica, cui ognuno fornisce il proprio apporto. La miscela spaziotemporale, come si vedrà leggendo il testo, feconda allora la memoria e la creatività dei partecipanti. Si tratta di ricostruire i giochi all’aperto che i ragazzini di Valguarnera praticavano sul finire degli anni 1950 e il gruppo ci riesce egregiamente. Il paese che questi giochi lasciano intravvedere è assai diverso da quello di oggi. C’è molta più gente (che vive in un abitato più piccolo di quello attuale, in alloggi spesso ristretti e non sempre accoglienti). La televisione la posseggono soltanto poche famiglie. I ragazzini passano, quindi, molte ore della giornata strat strat. Si formano i clan, si marca il territorio, ci si impadronisce del proprio quartiere. Si dedica molto tempo ai giochi praticati in comune. Ci si ingegna a costruire cannola pi m’l’cucch, carriòla, f’lecc, frecc, spad, si reperiscono vecchie ruote che possano fungere da cìrcul, … E. Barnabà
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